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lunedì 11 aprile 2016

TRIVELLE: SI O NO all’abrogazione della norma




di Chiara Madaro


NO

Le piattaforme off-shore già attive entro le 12 miglia marine dalle coste italiane possono continuare ad estrarre idrocarburi a tempo indeterminato

SI

Le piattaforme off-shore già attive entro le 12 miglia marine dalle coste italiane potranno estrarre idrocarburi solo fino alla scadenza delle concessioni




Il Referendum non riguarda nuove trivellazioni per la ricerca di gas e petrolio ma solo quelle già attive. Questo perché le nuove concessioni entro le 12 miglia sono già state bloccate dalla Legge di Stabilità in seguito alle proteste di alcune Regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto). Al momento le piattaforme off-shore, quelle installate al largo delle coste italiane, sono 135 di cui 93 a meno di 12 miglia di distanza dalla costa (circa 20 km).
Se vincesse il SI, si continuerebbe, comunque, ad estrarre fino al 2018-2034, arco di tempo entro cui scadono tutte le concessioni attualmente attive.
Se vincesse il NO, una volta terminati i pozzi, le piattaforme non verrebbero smantellate dalle imprese estrattrici. Solo al largo dell’Emilia Romagna esistono 40 piattaforme.
CHI sostiene il SI:
o   Associazioni ambientaliste e per la lotta contro il cancro
o   Sinistra Italiana
o   5 stelle
o   Lega
o   Una parte del PD
o   Fratelli d’Italia
PERCHE’ SI:
o   Alcuni studi hanno evidenziato la notevole presenza di idrocarburi nella fauna ittica presente in vicinanza di piattaforme petrolifere
o   Le sostanze presenti nella fauna ittica sono note come ‘interferenti endocrini’ e sono responsabili di cancro, malformazioni congenite, malattie neurodegenerative ecc.. determinate dall’alterazione del corretto funzionamento del sistema endocrino
o   La crescente incidenza di tali malattie sta generando emergenze sanitarie, sociali ed economiche difficilmente gestibile: la forbice tra popolazione attiva e popolazione in stato di dipendenza, si sta invertendo
o   Se si allunga la concessione, i petrolieri godrebbero di una franchigia al di sotto della quale non pagherebbero le royalties (il sistema italiano è famoso tra i petrolieri per garantire ampi profitti ai privati e nessun rischio. Le royalty sono tra le più basse al mondo per cui il sistema pubblico non guadagna niente)
o   Favorire consumi energetici basati sugli idrocarburi significa favorire gli interessi delle lobby private a scapito del bene pubblico
o   La presenza di basi petrolifere abbatte l’economia e la capacità produttiva dei luoghi in cui si estraggono idrocarburi mentre su una piattaforma lavorano poche persone, maestranze spesso non italiane
o   La ricerca di idrocarburi in mare comporta l’uso degli air gun, armi capaci di generare onde sonore che possono superare i 260 decibel con effetti devastanti sui cetacei e su altre specie protette e subsidenza del suolo.

CHI sostiene il NO
o   Il Governo (capeggiato da persone legate a petrolieri e banche)
o   Forza Italia
o   NcD
o   Scelta Civica
PERCHE’ NO
o   Le royalty aiutano l’economia del Paese
o   Le imprese petrolifere garantiscono posti di lavoro
o   Non esistono prove certe sul fatto che l’industria petrolchimica produca danni alla salute e all’ambiente

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