Il suono dell'universo.

venerdì 7 febbraio 2014

Disarmo Siria: smaltimento armi chimiche siriane. A Gioia Tauro il SARIN


di Chiara Madaro
http://www.si24.it/2014/02/02/


Secondo il linguista e intellettuale Noam Chomsky, ”l’indifferenza e l’occultamento della catastrofe ambientale” al pari della manipolazione dell’opinione pubblica operata allo scopo di costruire un “consenso senza consenso” e piegare le masse “stupide” alla volontà di pochi “illuminati”, la deroga al principio di universalità che vorrebbe regole uguali per tutti nel diritto internazionale, sono elementi caratterizzanti un potere globale che intende sostituire la plutocrazia alla democrazia privando di ogni diritto chi occupa le fondamenta della piramide sociale. Chomsky interpreta, dunque, la questione della diffusa insostenibilità ambientale in un quadro più ampio dove la cornice è costituita dall’assenza di democrazia e dalla privazione delle masse dei più fondamentali diritti.

Interrogato sul nostro paese Chomsky va oltre e afferma: "la democrazia in Italia è scomparsa quando è andato al governo Mario Monti, designato dai burocrati seduti a Bruxelles, non dagli elettori”, un problema che, secondo l’intellettuale, è comune alle democrazie europee, oggi al collasso totale, indipendentemente dal colore politico dei governi che si succedono al potere, perché sono decise da burocrati e dirigenti non eletti che stanno seduti a Bruxelles. La conseguenza è la dittatura. Sarebbe questo il motivo che impedisce alla società civile di essere ascoltata ed esaudita nelle sue più legittime richieste.
 
Un esempio di cosa accade? L’ultimo della serie è l’incredibile autorizzazione accordata dal Governo alla più grande operazione di disarmo degli ultimi dieci anni: si tratta dello smaltimento di 1300 tonnellate di sostanze chimiche letali di provenienza siriana. Tra queste il devastante gas nervino Sarin, classificato dalle Nazioni Unite come arma di distruzione di massa e posta al bando con la convenzione sulle armi chimiche del 1993. 
http://www.taringa.net/posts/info/17089250/Armas-Quimicas---Gas-Sarin.html
Effetti biologici del Sarin
La dannosità del Sarin è dovuta al fatto che anche il contatto con la pelle può essere letale e produrre spasmi muscolari di tale violenza che, tra l’altro, portano alla morte per soffocamento in pochi e infiniti minuti. 800tonnellate, considerate meno dannose saranno trattate da società private di cui non si conosce l’identità. Un’operazione che nemmeno l’Albania  ha voluto accettare. Secondo fonti del Pentagono, le operazioni di trasbordo avverranno sulla nave Cape Ray, mai utilizzata per operazioni di questo tipo e sprovvista di doppio scafo, sprovvista, dunque, delle basilari norme di sicurezza atte a scongiurare la fuoriuscita di contaminanti chimici. A bordo della nave il carico verrà sottoposto ad idrolisi, i gas contaminanti verranno, cioè miscelati con acqua calda ed altre sostanze chimiche in modo da scinderne i legami e renderli inoffensivi. Quest’ultima operazione avverrà in acque internazionali non ancora precisate, il resto nel Porto di Gioia Tauro, il più grande in Europa ma anche ricadente in una terra dove la ‘Ndrangheta, la più spietata tra le mafie italiane, detta legge da decenni nel campo dello smaltimento dei rifiuti radioattivi e chimici un campo dove, secondo alcuni pentiti attendibili, si riscontra una consolidata collaborazione con le istituzioni stesse. Le garanzie sulla sicurezza dell’operazione, dunque, non convincono nessuno.


http://www.calabriaonweb.it/2013/02/15/tanger-med-e-port-said-fanno-concorrenza-a-gioia-tauro/
Porti nel Mediterraneo
Tanto più che si parla di militarizzazione del porto ed evacuazione di massa delle popolazioni per consentire le operazioni di trasbordo. Operazioni, inoltre, in cui la priorità non è la sicurezza dei cittadini ma il profitto per un porto che è partito da zero e che in breve è arrivato a produrre il 50% del Pil della Regione Calabria. Secondo Antonella Caroli, Segretario Generale Autorità Portuale di Trieste [1] “(…)i poteri pubblici, non avrebbero portato a risultati significativi se sui porti mediterranei, e su quelli italiani in particolare, non si fossero concretamente concentrati attenzioni e investimenti delle multinazionali del trasporto containerizzato e della gestione di terminali. Tra queste la (ndr. tedesca) Eurogate-Contship, che controlla attualmente lo scalo calabrese di Gioia Tauro”. Secondo Caroli il ‘transversalismo’ e la logica della ‘longitudinalità’ consente di superare il dualismo storico tra nord e sud Europa offrendo al Mediterraneo un ruolo strategico di primordine nel contesto del Mediterraneo Orientale. Ruolo strategico: parola d’ordine di questi tempi in un’Italia in crisi. 
http://www.ansa.it/mare/notizie/portielogistica/news/2013/11/12/Porti-Gioia-Bankitalia-aumento-movimentazione-container-17-_9607857.html
Maersk Line, società danese partecipata nella gestione del Porto di Gioia Tauro
 E’ la stessa argomentazione che usa il presidente della Regione Calabria Scopelliti all’indomani di un incontro a Roma con il presidente del Consiglio e alcuni ministri, felice del fatto che il governo abbia finalmente riconosciuto alla sua terra una funzione strategica per il Paese. Già, ma a che prezzo? La giustificazione è che il porto di Gioia Tauro abbia già esperienza in questo tipo di logistica e nel trattamento di sostanze di tipo 6.1. Peccato che sotto questa denominazione rientrino genericamente le sostanze tossiche. Ma è possibile equiparare un gas nervino messo al bando da decenni in quanto armi di distruzione di massa ad altri tipi di principi attivi? L’agenzia di stampa La Presse riporta il contenuto del messaggio del
segretario alla Difesa Usa, Chuck Hagel, all'equipaggio della Cape Ray. Hagel ha definito  ‘storica’ questa missione: "State per compiere qualcosa che nessuno ha mai tentato prima – dice - distruggerete in mare uno degli arsenali di armi chimiche più grandi al mondo, contribuendo a rendere la Terra più sicura. Il vostro compito - ha aggiunto - non sarà facile. Le vostre giornate saranno lunghe e impegnative. Ma il vostro duro lavoro, la vostra preparazione e il vostro zelo faranno la differenza". Sembra quasi uno di quei discorsi epici da film. Ma ciò che questo discorso implica è che mentre il nostro governo parla delle operazioni quasi come fossero di routine, la realtà sembra essere ben diversa. Mentre da noi prevalgono motivi di tipo economico al fatto che gli abitanti della Piana di Gioia Tauro debbano accettare supinamente di ospitare un’operazione altamente rischiosa e capace di provocare una strage di grosse proporzioni sia nell’immediato che su tempi lunghi.


Quando potremo ottenere che la strategia del governo punti ai cittadini, non alle lobby? Quando potremo ottenere che l’Italia torni ad avere la schiena dritta e ad appartenere agli italiani?[2]







[1] Antonella Caroli, - Segretario Generale Autorità Portuale di Trieste

 Il ruolo dei porti nel bacino del Mediterraneo’
[2] Il porto fa parte dell'operazione ContainerSecurity Initiative (CSI) degli Stati Uniti per il controllo dei porti da parte di personale specializzato statunitense per i traffici in direzione americana. Inoltre il gestore del terminal contenitori del Porto di Gioia Tauro è la società Medcenter Container Terminal S.p.A., partecipata pariteticamente da Contship Italia, Terminal Investments Limited, Apm Terminals, Maersk Line di appartenenza nordeuropea (Danimarca e Germania).


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