Il suono dell'universo.

lunedì 9 dicembre 2013

Atucà alla Città del Libro di Campi


  









Ecco gli appuntamenti salentini di Atucà:

Venerdì 13 ore 10.00 inizio
 Istituto Comprensivo "Magistrato Giovanni Falcone" Via R.Isabella, snc zona Gelsi  COPERTINO (Lecce)

  Venerdì 13 ore 22.00 ANNULLATO
  The Loft, via Lecce 1 TRICASE(Lecce)

 Atucà, è un indio di razza Guaranì, uno dei più antichi, numerosi e decimati popoli d’Amazzonia. Instancabile e affabulatore, lancia messaggi in modo accattivante e coinvolgente con le sue conferenze nelle Università, alla gioventù, in circoli Unesco, associazioni o anche al pubblico che popola i suoi spettacoli di ‘bolas’, antichissima arma indigena, e ‘bombo leguero’, mantenendo viva la fiammella di temi tragicamente attuali ma che appaiono lontani e sbiaditi in occidente.
Presente alla Eco’92 con il Cacique Josuè Xavante, Capo delle Comunità Santa Cruz  De Xavantina, Matogrosso del Nord, Atucà  si impegna sui temi di intercultura, educazione alla convivenza e alla convivialità delle differenze, alla conservazione della diversità biologica e culturale,  all’alimentazione.

Tra le partecipazioni di maggior rilievo si evidenziano:

-          Eco ’92 – Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro

-          Festival di cultura indigena organizzato dallo stesso Atucà Guaranì e promosso dal Ministero di Cultura argentino nel 1998

-          Master biennale Internazionale in istituzioni e Culture Costituzionali Comparate dell’Università degli Studi di Lecce: 3 incontri di 4 ore ciascuno sul tema: ‘Diritti indigeni in Sud America’ 2007/08

-          Festival contro il razzismo, Bonn – 2007
-          Fiera SANA di Bologna 2011, 23° Salone internazionale del naturale
-          Club Unesco di Lucera, novembre 2011. Tema: i diritti delle comunità indigene che dipendono dalla foresta e degli ambienti forestali in pericolo a causa degli interessi di affaristi senza scrupoli.
-          Convegno ‘Ambiente e gruppi locali’, 15 febbraio 2012, presso l’Associazione Italo-Americana di Trieste, patrocinio della Provincia di Trieste, collaborazione dell’Associazione Italo-Americana FVG, dell’American Corner di Trieste e del Centrum Latinitatis Europae, Aquileia ( Udine ).
Gli argomenti che tratta durante le sue conferenze riguardano la questione della protezione del territorio indigeno, della problematica culturale vissuta in molti paesi sud-americani e delle cause della distruzione della foresta amazzonica con conseguente rottura dell’equilibrio ecologico del suo Habitat naturale e della cultura tradizionale indigena oltre che dell’estinzione di numerose etnie. Una storia che gli astanti possono visualizzare anche attraverso i suoi disegni in carboncino e acquarello che fermano alcuni momenti di vita e lotta indigena.
La sua è, dunque, una conferenza completa di storia, tradizioni e, la dove possibile, esegue una breve dimostrazione di alcuni rituali ritmici effettuati con strumenti realizzati con tronchi d’albero e cuoio di capra, con la boleadera, arma tradizionale dei nativi sud americani  di Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay che si effettuavano già precedentemente all’arrivo delle autorità cattoliche venute dalla Spagna all’epoca della missione Gesuita.


 

 
 

 
 

venerdì 6 dicembre 2013

Idrocarburi in Puglia: istanze di prospezione, ricerca, coltivazione e stoccaggio

petrolioegas.it
In Italia oggi esistono 1.010 pozzi produttivi di cui 615 in terraferma in 88 concessioni e 395 a mare in 45 concessioni. -

 
E' l'idea di sviluppo che hanno in serbo per noi, una delle poche regioni italiane ad essere rimasta fuori dalla follia petrolifera. Una scelta che ha prodotto importanti risultati a livello occupazionale nell'indotto turistico e della produzione agricola di pregio che in pochi anni ha superato di gran lunga i dati Emiliani.  Mettendo a confronto Puglia ed Emilia Romagna, in quest'ultima si nota un rapporto inversamente proporzionale tra la crescita della raccolta di idrocarburi e il turismo. Gli idrocarburi stanno di fatto riducendo la varietà della capacità produttiva delle tante regioni che hanno dato il via libera ad un'economia basata su olio nero e gas. Quali sono le valutazioni che vengono fatte quando si parla di costi e benefici? Quale valore viene dato a quelle che con distacco vengono definite 'esternalità'? insorgenza di malattie gravi, terreni non più coltivabili, deviazione delle masse turistiche, contaminazione di falde, aria e terra hanno un costo altissimo per tutti noi.
http://www.greenreport.it
Quali le conseguenze? 14 associazioni ambientaliste hanno sottoscritto e inviato ai Ministeri competenti una relazione sulla 'Ricerca di idrocarburi in Mediterraneo e impatto sull'ecosistema marino e sulla vita dei Cetacei' - fanghi e fluidi perforanti utilizzati (miscele a base di oli minerali, gasolio, idrocarburi, acqua e materiali sintetici, i  quali risultano saturi di BTEX - benzene, toluene, ethyl-benzene, xylene, metalli pesanti - mercurio, arsenico, vanadio, piombo, zinco, alluminio, cromo, bario, berillio, cadmio, rame, nichel, argento e ferro, oltre a piccole quantità di materiale radioattivo, come gli isotopi 226 e 228 del radon [4-6]) e per le perdite inevitabili di idrocarburi durante l'estrazione. Nel caso in cui si verificassero eventuali incidenti e scoppi (molto frequenti anche in Italia) la situazione sarebbe disastrosa. Pertanto la contaminazione ambientale causerà magnificazione e bioaccumulo lungo tutta la catena trofica al cui apice si trovano i cetacei, sentinelle della salute dell'ecosistema marino -