Il suono dell'universo.

domenica 22 aprile 2012

I documenti segreti della 'sporca guerra' argentina


di Chiara Madaro
Nel 1983, al termine della dittatura, il Governo argentino creò la Conadep, Commissione nazionale sulla scomparsa di persone, con l’obiettivo di investigare sulla sparizione forzata di persone operata durante la dittatura militare. Grazie a Conadep, nel settembre del 1984 è stato pubblicato il Dossier ‘Nunca màs’ che porta alla luce alcuni documenti segreti prodotti dai golpisti poi pubblicati dal quotidiano ‘La Prensa’ di Buenos Aires il 24 settembre 1983. Tra questi documenti appaiono due decreti appartenenti al governo costituzionale già prima del colpo di stato del 24 marzo 1976. Si tratta del Decreto 261 del 5 febbraio 1975 nel quale si ordina di ‘effettuare le operazioni militari necessarie a neutralizzare e/o annientare le azioni di elementi sovversivi che agiscono in provincia di Tucumàn’ e il Decreto 2772 del 6 ottobre 1975 dove si va oltre e si stabilisce di ‘effettuare le necessarie operazioni militari e di sicurezza allo scopo di annientare le azioni degli elementi sovversivi su tutto il territorio del paese’. 
Tra gli altri documenti reperiti ve n’è uno di 380 pagine dettato il 17 dicembre 1976 dall’allora Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Roberto Viola. Qui non si parla più di eliminare i capi degli elementi sovversivi ma di annientare gli individui stessi. Con estrema chiarezza si afferma la necessità di “Applicare il potere combattente con la massima violenza per annientare i delinquenti sovversivi in qualsiasi posto essi si trovino. L’azione militare è sempre violenta e sanguinosa. Il delinquente sovversivo che impugni un’arma dev’essere annientato dato che quando le FFAA entrano in azione non devono interrompere il combattimento né accettare la resa” (R-C-9-1).  Vengono poi imposte ‘istruzioni per le operazioni di sicurezza’ (RE-10-51): ‘Elementi da portare: cappucci o bende per il trasporto dei detenuti affinchè non possano essere riconosciuti e non si sappia dove sono condotti; i tiratori speciali potranno essere usati per abbattere i capi dei movimenti di protesta ; l'evacuazione dei detenuti avverrà il più rapidamente possibile dopo che i gruppi saranno stati sparpagliati:capi, uomini, donne e bambini, subito dopo la cattura; gli informatori dovranno essere intelligenti e di carattere forte e dovranno avere un motivo per avere questo ruolo (la fede, l'odio, il risentimento, la politica, l'ideologia, il denaro, vendetta, invidia, vanità,..). 

Questi documenti furono diffusi al termine della dittatura dando avvio ad un processo che avrebbe portato all’individuazione dei colpevoli. Tuttavia solo pochi anni dopo furono promulgate due leggi. La prima, conosciuta come la ‘legge del punto finale’ 823.492  del 24 dicembre 1986, risale alla presidenza di Raùl Alfonsin e, di fatto stabilì che si fermasse il processo che avrebbe smascherato i collaboratori del sistema dittatoriale decretando l’impunità di coloro che si erano macchiati di gravi crimini ai danni di migliaia di persone. Sullo stesso piano si pone una seconda legge emanata il 4 giugno 1987 e conosciuta come la ‘legge dell’obbedienza dovuta’ (23.521). Questa legge, anch’essa promulgata durante la presidenza Alfonsin, sollevava da ogni responsabilità, senza possibilità di prova contraria, i rappresentanti delle forze armate che durante la dittatura si erano macchiati di delitti contro i sovversivi.


Queste leggi furono al centro di importanti contestazioni per anni e dunque considerate nulle dal Congresso Nazionale nel 2003 mentre la Corte suprema di Giustizia le giudicò incostituzionali nel 2005 sotto la presidenza Nèstor Kirchner.


La guerra sporca

di Chiara Madaro

Il 24 marzo 1976 Isabel Peròn, guida dell’Argentina al fianco del marito Juan Peròn, fu catturata da una Junta de Comandantes. La giunta, costituita dal Tenente Jorge Rafael Videla, l’Ammiraglio Eduardo Emilio Massera e il Brigadiere Orlando R.Agosti, prese il potere fino al 1983 designando come presidente di fatto Videla e avviando il ‘Processo di riorganizzazione Nazionale’.



La gestione dell’economia fu affidata a Josè Martinez de Hoz che, il 2 aprile, annunciò il suo piano per contenere l’inflazione, la speculazione e stimolare le esportazioni verso i paesi stranieri. Ma in questi anni il debito estero raddoppiò. In questo clima economico la Giunta Militare impose il terrorismo di Stato, un progetto pianificato volto a distruggere ogni forma di partecipazione popolare. Il regime avviò un’implacabile repressione contro ogni forza democratica politica, sociale e sindacale. L’obiettivo consisteva nella sottomissione della popolazione attraverso il terrore e con ciò ottenere l’ordine. Studenti, sindacalisti, intellettuali e persone comuni furono sequestrate, assassinate e fatte scomparire nel nulla.



La fine della dittatura avvenne nel 1983 dopo la sconfitta della guerra delle Malvinas  (Falkland), isole che rientrano nell’area geografica argentina ma contese dal Regno Unito. A questo punto, infatti, la giunta militare presentò le proprie dimissioni e il potere passò nelle mani del generale Reynaldo Bignone il 1 luglio 1982. Ma il dissenso nazionale ed internazionale nei confronti della dittatura cresceva con sempre maggiore costanza e Bignone è costretto a indire libere elezioni.  




Pinochet e Kissinger
E’ ormai storicamente appurato che le ragioni di questa dittatura - come di tutte quelle che insanguinarono l’America Latina negli stessi anni – furono dovute alla cosiddetta Operazione Condor. L’Operazione Condor fu un’operazione pensata negli anni settanta dai servizi segreti statunitensi per la politica estera allo scopo di annientare politiche comuniste o socialiste. Con ciò vennero rovesciati governi eletti democraticamente come quello cileno di Salvador Allende. Per centrare l’obiettivo non si badò a spese anche perché ci si aspettava una ricca contropartita considerando l’abbondanza delle risorse degli stati centro e sudamericani. Inoltre la CIA fornì sostegno, copertura e addestramento ai servizi segreti sudamericani presso il Western Hemisphere Institute for Security Cooperation.

Il denominatore comune di questa politica era la violenza, la tortura e l’omicidio di chi si opponeva al regime. L’Operazione Condor fu applicata in Cile, Argentina, Bolivia, Brasile, Perù, Paraguay e Uruguay ma coinvolse anche cittadini italiani implicati nel ruolo di vittime o di collaboratori e su cui lavora il Tribunale di Roma.

foto: http://www.italianiamadrid.it/2011/01/mostre-esposizioni-madrid/
fonte: http://www.derechoshumanos.net

sabato 21 aprile 2012

'Disposiciòn final'. La confessione-intervista di Videla sui desaparecidos


di Chiara Madaro


A 87 anni l’ex dittatore argentino Jorge Videla confessa in un’intervista di 20 ore il rapimento e la mattanza di oltre 7.000 cittadini argentini accusando la classe imprenditoriale di aver favorito la carneficina. La confessione-intervista è stata pubblicata oggi col titolo di ‘Disposiciòn final’. L’autore, Ceferino Reato, ripercorre nella sua intervista le tappe salienti della crudele dittatura che insanguinò il paese dal 1976 al 1981. Per la prima volta dopo 30 anni, Videla ha riconosciuto di essersi reso responsabile della sparizione e morte di 7-8 mila persone sebbene la Conadep, Commissione nazionale per la scomparsa delle persone abbia documentato quasi 9.000 casi mentre gli organismi umanitari internazionali parlano addirittura di 30 mila scomparsi.

“Si doveva eliminare un grande numero di persone che non potevano essere condannate dalla giustizia né tantomeno fucilate” – ha dichiarato con tutta naturalezza Videla. Attraverso le sparizioni si intendeva mascherare la morte di coloro che si dimostravano contrari al governo militare senza provocare proteste. Secondo Videla la mattanza era inevitabile per la cupola militare. “Concordavamo sul fatto che era il prezzo da pagare per vincere la guerra contro i sovversivi ed avevamo bisogno che non fosse evidente affinchè la società non se ne rendesse conto” – dice il dittatore che continua: “Il nostro obiettivo era disciplinare una società anarchizzata. Rispetto al peronismo volevamo uscire da una visione populista e demagogica. Rispetto all’economia volevamo andare verso un’economia di mercato, liberale. Volevamo anche disciplinare il sindacalismo e il capitalismo prebendario”.

Le dichiarazioni di Videla hanno valore probatorio e andranno ad aggravare la sua situazione giudiziaria. Attualmente il genocida si trova detenuto con due condanne a vita per crimini contro l’Umanità.


lunedì 9 aprile 2012

CSI: Crime Scene Investigation™ Fingerprint Examination Kits: l’amianto è sulla scena del crimine.

Di Chiara Madaro

Negli Stati Uniti è ancora in vendita uno dei più popolari e pericolosi giochi per bambini, il Planet Toys CSI: Crime Scene Investigation™ Fingerprint Examination Kits, un kit con cui i bambini possono giocare agli investigatori e prendere le impronte dei colpevoli. In vendita a circa 50.00 dollari malgrado nel 2007 la Asbestos Disease Awareness Organization (ADAO), organizzazione indipendente fondata grazie a contributi volontari che si occupa di rendere noti i danni provocati dall’amianto, abbia condotto per 18 mesi una accurata ricerca scientifica che ha portato alla luce dati preoccupanti. Sono stati, infatti, rilevati contenuti di asbesto (amianto) nei campioni delle polvere per impronte che i bambini mettono direttamente sulle loro dita e che respirano nel momento in cui inevitabilmente viene disperso nell’atmosfera. Il tipo di fibre di asbesto contenute in questo kit è una delle più letali forme in cui l’amianto si presenta: è la tremolite, raccolta nella miniera W.R. Grace a Libby, nel Montana. La tremolite è stata responsabile di numerose morti a Libby; molte delle persone decedute non lavoravano nelle miniere ma inalavano ugualmente l’amianto che si spargeva nell’atmosfera delle zone limitrofe rispetto alla miniera. Si calcola che una sola esposizione alla tremolite sia sufficiente a causare il mesotelioma, letale cancro ai polmoni, anche molti anni dopo rispetto all’esposizione stessa. Lo studio condotto da ADAO, costato 165 mila dollari, ha rivelato la presenza di due tipi di asbesto nella polvere bianca e fluorescente inclusa nel “CSI: Crime Scene Investigation™ Fingerprint Examination Kits” . ‘L’asbesto è causa di una delle più importanti crisi sanitarie provocate dall’uomo’ , dice Linda Reinstein, co-fondatrice e direttore esecutivo di ADAO. Ciononostante i problemi dovuti all’esposizione al pericoloso minerale, continuano.
Fonte: HTTP://WWW.EWG.ORG/RELEASE/LATEST-DANGEROUS-TOY-CHINA
Immagine: http://www.giftsanddec.com/