Il 10 dicembre ricorre la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. Un tema amorfo da non ricordare per coloro che vivono comodamente; un diritto per cui combattere per chi vede morire popoli vulnerabili e ne vede calpestare la dignità umana da parte dei sostenitori dell'economia.
Uno dei personaggi che maggiormente si impegnano nella difesa dell'ambiente è Wangari Maathai, una biologa keniota che nel 1977 ha dato vita al Green Belt Movement. Attraverso questo movimento un gruppo di donne provenienti da aree rurali tradizionali hanno iniziato a piantare alberi e arbusti autoctoni popolando la foresta di 20 milioni di piante in circa 30 anni.
L'obiettivo consiste nella conservazione della biodiversità locale e della vita di chi vive grazie alla foresta a fronte di disboscamenti selvaggi e interessi economici su vasta scala.
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