Secondo il Gruppo di intervento giuridico questa cartina mostra la 'cassaforte' ambientale italiana.![]()
Qui sotto la cartina delle piattaforme operanti o in attesa di ricevere concessione dal Ministero. Ma secondo dati aggiornati al 20 settembre 2013 (http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it) in Italia oggi esistono 719 pozzi produttivi per
il gas e 168 per il petrolio, 693 potenzialmente produttivi ma non eroganti, 22
destinati ad altro utilizzo - ad esempio per il monitoraggio - e 6
potenzialmente utilizzabili per lo stoccaggio.
Ai sensi della
Legge quadro sulle aree protette datata 6 dicembre 1991 n. 394, la
perforazione o qualsiasi altra forma di ricerca riconosciuta come inquinante
dovrebbe essere impraticabile. La Legge vieta, infatti, l’apertura e il
rilascio di cave, miniere e discariche nonché l’asportazione di minerali nelle
zone interessate tra cui, naturalmente, gli idrocarburi a causa dell’alto
potere contaminante.
Al punto 1 dell’Art.1 si afferma: “La presente legge, in attuazione degli
articoli 9 e 32 della Costituzione e nel rispetto degli accordi internazionali,
detta princìpi fondamentali per l'istituzione e la gestione delle aree naturali
protette, al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata, la
conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del paese”. Nel
corso del 2008 e successivamente nel 2010 su impulso di due diversi governi, si
avviò l’istituzione di una commissione per ogni area marina protetta ricadente
sul territorio nazionale. Queste commissioni dovevano essere composte da
persone indicate dalle associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero e
da osservatori del Ministero. L’iniziativa fu revocata in entrambe i casi: la
prima volta a causa dell’improvvisa caduta del Governo e la seconda volta
perché il Paese entrava nel suo primo anno di crisi e il Ministero subì un
taglio delle risorse economiche pari al 50% del dovuto.
La legge
afferma ancora: “In dette aree possono
essere promosse la valorizzazione e la sperimentazione di attività produttive
compatibili". Cosa c'è di compatibile tra aree protette e idrocarburi?
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Piattaforme operanti e in attesa di conferma |

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giovedì 13 febbraio 2014
Idrocarburi: la cassaforte d'Italia minacciata dalla oil&gas connection
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