Autore: dott.ssa Theo Colborne
fonte: http://www.endocrinedisruption.com
Traduzione a cura di: Chiara Madaro
Nel corso dei primi anni ’90 la scienza rivela che i protocolli tradizionali in uso per i test tossicologici relativi agli elementi chimici allo scopo di determinarne la sicurezza rispetto alla salute degli esseri viventi, avevano completamente perso di vista una vasta gamma di elementi chimici che penetrano il grembo materno ed interferiscono con la costruzione e programmazione degli animali in via di sviluppo, compresi gli esseri umani.
Nel corso dei primi anni ’90 la scienza rivela che i protocolli tradizionali in uso per i test tossicologici relativi agli elementi chimici allo scopo di determinarne la sicurezza rispetto alla salute degli esseri viventi, avevano completamente perso di vista una vasta gamma di elementi chimici che penetrano il grembo materno ed interferiscono con la costruzione e programmazione degli animali in via di sviluppo, compresi gli esseri umani.
Da quel momento sono state accumulate prove
schiaccianti indicanti che la presenza di quantità infinitesimali di alcune
sostanze chimiche che si accumulano nell’organismo nel corso delle continue
fasi di sviluppo che si alternano prima della nascita, possono alterare il
fenotipo ereditato come, ad esempio, la capacità di apprendere, amare, di
elaborare informazioni, riprodursi e anche mantenere un peso corporeo normale.
Poiché queste sostanze chimiche interferiscono con lo sviluppo attraverso
un’azione di disturbo del sistema endocrino, sono chiamati distruttori
endocrini. L’equilibrio del sistema endocrino è così finemente bilanciato che
l’ambiente del grembo materno dipende da cambiamenti delle concentrazioni di ormoni
equivalenti ad un trilione di grammo. In termini temporali, questa quantità
equivale ad un secondo in 3.169 secoli.
Recenti sviluppi nella ricerca confermano che i
distruttori endocrini possono interferire con il normale sistema di
segnalazione geneticamente controllato che determina ogni aspetto dello sviluppo
embrionale e fetale. Negli ultimi dieci anni è stato dimostrato che esistono
infiniti modi in cui di disturbatori endocrini possono interferire con l’espressione
genica. Essi possono interferire sulla programmazione dei tessuti in via di
sviluppo del nascituro modificando così il modo in cui un adolescente o un
adulto risponderebbero ordinariamente ai normali segnali chimici che
controllano le loro funzioni una volta maturi. Sviluppo gonadico abnorme,
infertilità, ADHD, autismo, diabete, disturbi della tiroide tumori infantili e
in età adulta, sono disordini che hanno subito un aumento in prevalenza negli
ultimi anni e che oggi vengono collegati alle esposizioni con cui viene in
contatto il feto. L’aumento di questi disturbi è stato segnalato in vari paesi
dell’emisfero settentrionale e costituisce un problema di proporzioni globali.
![]() |
Rapporto delle Nazioni Unite sui legami tra le sostanze chimiche che modificano il funzionamento degli ormoni e le più comuni malattie |
Nessun commento:
Posta un commento