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lunedì 14 ottobre 2013

Distruttori endocrini: inevitabile prezzo per la modernità?

Autore: dott.ssa Theo Colborne
fonte: http://www.endocrinedisruption.com
Traduzione a cura di: Chiara Madaro
 

http://www.mothersagainstfracking.org/health/
Nel corso dei primi anni ’90 la scienza rivela che i protocolli tradizionali in uso per i test tossicologici relativi agli elementi chimici allo scopo di determinarne la sicurezza rispetto alla salute degli esseri viventi, avevano completamente perso di vista una vasta gamma di elementi chimici che penetrano il grembo materno ed interferiscono con la costruzione e programmazione degli animali in via di sviluppo, compresi gli esseri umani.
Da quel momento sono state accumulate prove schiaccianti indicanti che la presenza di quantità infinitesimali di alcune sostanze chimiche che si accumulano nell’organismo nel corso delle continue fasi di sviluppo che si alternano prima della nascita, possono alterare il fenotipo ereditato come, ad esempio, la capacità di apprendere, amare, di elaborare informazioni, riprodursi e anche mantenere un peso corporeo normale. Poiché queste sostanze chimiche interferiscono con lo sviluppo attraverso un’azione di disturbo del sistema endocrino, sono chiamati distruttori endocrini. L’equilibrio del sistema endocrino è così finemente bilanciato che l’ambiente del grembo materno dipende da cambiamenti delle concentrazioni di ormoni equivalenti ad un trilione di grammo. In termini temporali, questa quantità equivale ad un secondo in 3.169 secoli.
Recenti sviluppi nella ricerca confermano che i distruttori endocrini possono interferire con il normale sistema di segnalazione geneticamente controllato che determina ogni aspetto dello sviluppo embrionale e fetale. Negli ultimi dieci anni è stato dimostrato che esistono infiniti modi in cui di disturbatori endocrini possono interferire con l’espressione genica. Essi possono interferire sulla programmazione dei tessuti in via di sviluppo del nascituro modificando così il modo in cui un adolescente o un adulto risponderebbero ordinariamente ai normali segnali chimici che controllano le loro funzioni una volta maturi. Sviluppo gonadico abnorme, infertilità, ADHD, autismo, diabete, disturbi della tiroide tumori infantili e in età adulta, sono disordini che hanno subito un aumento in prevalenza negli ultimi anni e che oggi vengono collegati alle esposizioni con cui viene in contatto il feto. L’aumento di questi disturbi è stato segnalato in vari paesi dell’emisfero settentrionale e costituisce un problema di proporzioni globali.


http://www.chemsec.org/news/news-2013/january-march/1131-un-and-who-report-the-links-between-hormone-disrupting-chemicals-and-common-diseases-significantly-underestimated
Rapporto delle Nazioni Unite sui legami tra le sostanze chimiche che modificano il funzionamento degli ormoni e le più comuni malattie
I costi di simili disordini a livello familiare e individuale possono essere spesso strazianti ed economicamente devastanti; un sempre maggior numero di individui spende la proprie vita in uno stato di dipendenza. A livello popolare i costi vanno nell’ordine dei miliardi di dollari di perdite annuali per uno solo tra questi disordini. I distruttori endocrini sono diventati una parte integrante della nostra economia e del nostro stile di vita ma nel frattempo stanno insidiosamente affliggendo la salute e l’intelligenza degli individui su scala globale.

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